Il Castello - architettura
LE PRIME NOTIZIE SUL CASTELLO
Se è vero che l’intero borgo di Vigoleno si presenta come una imponente rocca fortificata, ancora racchiusa nelle sue antiche mura, il vero e proprio castello (inteso come residenza dei nobili feudatari) si concentra in un blocco edilizio di forma pressoché rettangolare, collocato nel settore sud-ovest del borgo e addossato alla cinta muraria, della quale include una snella torre con sopralzo. L’esistenza del castello trova i suoi primi riscontri negli "Annales Placentini” di Giovanni Codagnello, celebre cronista
medievale vissuto nella prima metà del secolo XIII: stando alle sue memorie storiche, nel 1238 il borgo di Vigoleno era presidiato da un reparto di balestrieri, probabilmente stipendiati dal Comune di Piacenza (che esercitava infatti il suo protettorato sul borgo fin dal 1141). La presenza di una guarnigione richiedeva ovviamente la disponibilità di una struttura che fosse idonea al tempo stesso all’alloggiamento dei soldati e alla difesa dell’insediamento in caso di attacco: si trattava, in sostanza, del primo nucleo del castello, a quel tempo ancora molto spartano, che sarebbe stato più volte abbattuto e ricostruito durante le guerre trecentesche tra i ghibellini (sostenitori dei Visconti di Milano) e i guelfi (alleati del Papato). Acquistato dagli Scotti di Piacenza nel 1385, il castello venne ricostruito nel Quattrocento e poi modificato, a più riprese, tra i secoli XVI e XVIII, assumendo infine il suo attuale aspetto di elegante palazzo gentilizio.
Il complesso del castello ingloba anche un’altra torre, più antica e ben più massiccia, sorta in origine a rinforzo delle mura medievali che cingevano il borgo di Vigoleno, raccordandosi al vicino torrione del mastio. A differenza della torretta d’angolo sulla piazza, questa struttura aveva dunque una funzione dichiaratamente militare, ancora oggi testimoniata dalle caratteristiche della sua parte sommitale, dove riconosciamo la presenza dei beccatelli e delle relative caditoie (pensate per far precipitare pietre e acqua bollente sui nemici sottostanti) nonché dalle feritoie circolari pensate per l’inserimento delle prime armi da fuoco (secc. XV-XVI). In epoca imprecisata, l’antica torre fu collegata al castello con la costruzione di un corpo edilizio intermedio, dotato di un’elegante celletta campanaria a vela: tale addizione, nella quale si trovava anche il vano scala principale del maniero, fu totalmente demolita nel corso dei restauri novecenteschi, ed è oggi sostituita da due passerelle che collegano la torre al piano nobile del castello.
LA STRUTTURA DEL CASTELLO
Esterni
Il castello di Vigoleno si presenta come un complesso architettonico piuttosto stratificato, nel quale sono leggibili i vari interventi che hanno progressivamente ampliato, nei secoli, l’antico nucleo medievale. L’edificio si apre sulla piazza del borgo con un imponente portale di gusto manierista (secc. XVI-XVII), ricavato in un muro di cinta dotato di finestre che separa lo spazio pubblico dalla vera e propria corte del castello: il muro è a sua volta saldato ad una esile torretta, posta in angolo alla facciata del maniero. Come suggerito dalla datazione cinque-secentesca del portale, anche la cinta verso la piazza e la torretta angolare sono di epoca post-medievale, e assolvono una funzione prettamente distributiva ed estetica anziché difensiva: la torre, in particolare, fu costruita per accogliere una scala che raccordasse i livelli originari del castello (sotterranei, piano terra e primo piano) al successivo sopralzo di età post-medievale (secondo piano). La posteriorità della torretta angolare è inoltre confermata dall’analisi dei paramenti murari: osservando infatti dalla piazza la facciata del castello, in corrispondenza dell’angolo di giunzione con la torretta si riconoscono chiaramente alcune antiche finestre con cornice di mattoni, tagliate e tamponate in seguito all’addossamento della torre stessa (aggiunta in un secondo tempo alle strutture già esistenti).
Il complesso del castello ingloba anche un’altra torre, più antica e ben più massiccia, sorta in origine a rinforzo delle mura medievali che cingevano il borgo di Vigoleno, raccordandosi al vicino torrione del mastio. A differenza della torretta d’angolo sulla piazza, questa struttura aveva dunque una funzione dichiaratamente militare, ancora oggi testimoniata dalle caratteristiche della sua parte sommitale, dove riconosciamo la presenza dei beccatelli e delle relative caditoie (pensate per far precipitare pietre e acqua bollente sui nemici sottostanti) nonché dalle feritoie circolari pensate per l’inserimento delle prime armi da fuoco (secc. XV-XVI). In epoca imprecisata, l’antica torre fu collegata al castello con la costruzione di un corpo edilizio intermedio, dotato di un’ elegante
Tra Sei e Settecento, di pari passo con il consolidamento della signoria degli Scotti (e con la relativa cessazione degli eventi bellici), la torre perse ogni funzione difensiva, e le sue stanze interne furono abbellite con eleganti camini e con pitture murali di gusto rococò-classicheggiante.
Fotografia della prima metà del Novecento, nella quale si riconosce l’antico corpo di fabbrica (con campana sommitale): tale struttura venne demolita negli anni Sessanta.
Stanza interna alla torre con sopralzo, accessibile dal camminamento delle mura medievali.