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Vigoleno nel primo Novecento

UN SALOTTO CULTURALE INTERNAZIONALE 

 

La plurisecolare presenza degli Scotti a Vigoleno si concluse nel 1908, quando il marchese Umberto cedette infine il castello al possidente Pietro Varani; questi, a sua volta, lo rivendette nel 1921 alla principessa Maria Ruspoli de Gramont, che lo mantenne poi per i successivi quattordici anni trasformandolo in un vivace salotto culturale, frequentato da alcuni dei più importanti protagonisti dell’Arte e della Letteratura internazionale di primo Novecento: tra gli ospiti che la principessa accolse a Vigoleno in quegli anni si ricordano ad esempio Gabriele D’Annunzio, poeta Vate d’Italia, patriota ed eroe della Prima Guerra Mondiale; Riccardo Bacchelli, apprezzato scrittore e accademico d’Italia; Max Ernst, illustre esponente della Pittura Surrealista (che proprio a Vigoleno dipinse la “Foresta Imbalsamata”); o ancora Arthur Rubinstein, celeberrimo pianista polacco; senza dimenticare la coppia di attori Mary Pickford e Douglas Fairbanks, acclamate stelle del cinema hollywoodiano negli anni Venti. Nobildonna avveduta, aperta alla modernità e dedita al mecenatismo, la principessa Ruspoli de Gramont finanziò anche importanti lavori di restauro al castello di Vigoleno, ricavando inoltre, all’interno del maniero, un piccolo ma elegantissimo teatrino tardo-liberty  decorato dal noto pittore russo Alexandre Jacovleff.

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Maria Ruspoli nacque a Roma nel 1888, figlia del principe Luigi e della contessa Clelia Balboni. Nel 1907, a soli diciannove anni, sposò il duca francese Antoine de Gramont: la loro unione fu tuttavia infelice, sia per la notevole distanza anagrafica (il duca de Gramont aveva trentasette anni più della moglie) che per il profondo divario caratteriale.

I due coniugi condussero quindi vite separate, e la giovane Maria Ruspoli sopperì al naufragio del suo matrimonio stringendo nuovi legami sentimentali: tra questi, si ricorda in particolare la frequentazione del giornalista fidentino Filippo Naldi, il quale consigliò probabilmente alla Ruspoli di acquistare il castello di Vigoleno (a soli 20 Km da Fidenza) contribuendo inoltre ai suoi lavori di restauro. Divenuta proprietaria del maniero, la Ruspoli ne aprì le porte ai turisti e alla popolazione di Vigoleno, organizzando serate musicali e spettacoli per i bambini del paese nel suo teatrino. Gli anziani del borgo ricordano ancora oggi, dopo molti anni, la generosità spontanea della principessa, sempre disponibile ad aiutare chiunque bussasse alla sua porta in caso di necessità.

LA PRINCIPESSA MARIA RUSPOLI DE GRAMONT 

Rimasta vedova del duca de Gramont nel 1925, la principessa Ruspoli si risposò nel 1934 con François Hugo, pronipote del celebre romanziere francese Victor. L’anno seguente, pressata ormai da forti esborsi finanziari (in parte dovuti proprio ai lavori per la riqualificazione del castello), la nobildonna dovette infine vendere il suo amato maniero di Vigoleno: finiva così un’epoca felice, nella quale il piccolo  borgo medievale aveva assaporato l’atmosfera mondana e briosa della Belle Époque, diventando quasi una “costola” della vicina Salsomaggiore (PR), dove l’alta società, italiana ed europea, si crogiolava nei lussi del turismo termale.

La principessa Maria Ruspoli de Gramont morì in Francia, ad Aix-en-Provence, nel 1976.

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